Quando non pianifico o seguo le attività in aula, gran parte del mio lavoro è dedicato a incontrare e conoscere eventuali futuri partecipanti.

Le selezioni costituiscono certamente uno dei momenti principali di questo confrontoma, visto che il tempo a disposizione per ognuno dei candidati non è mai tantissimo in queste occasioni, preferisco curare anche il momento della richiesta informazioni: può essere una semplice telefonata, una mail, una persona che passa in sede, un open day oppure una fiera specializzata.

Questo primo contatto è fondamentale per capire le necessità, le aspettative o dubbi e, unendo queste al background di esperienze e studi, consigliare il percorso più adatto per tematica, durata o costi. 

E già immagino qualcuno a pensare: “Eh sì. Ma il vostro interesse è solo vendere.” Non esattamente. Trattando di solito con giovani neolaureati, punto soprattutto a capire il percorso di studi svolto, il motivo della scelta, quali obiettivi professionali uno abbia, rivedere il CV e dare degli spunti d’orientamento. 

Riguardo ai percorsi di Master non si impone o non si obbliga nulla ma piuttosto si spiega l’utilità e la funzione di un corso, a seconda del diverso settore o funzione aziendale. Infine, a volte, il consiglio può anche essere quello di non fare un master ma magari un’esperienza di lavoro all’Estero per colmare eventuali lacune. E’ una infatti relazione di fiducia quella si vuole instaurare. 

Venendo alla pratica quando e come è meglio chiedere informazioni su un Master?

QUANDO 

• Come prima informazione, direi il prima possibile magari durante l’ultimo anno di Università così da valutare bene le alternative possibili, modalità d’accesso, sbocchi ecc… e poter decidere senza l’acqua alla gola. Consiglio poi di chiedere indicazioni anche su percorsi vicini come tematiche, offerte dalla stessa o diverse strutture, in modo da avere la possibilità di fare un confronto. 
• Come application per le selezioni, anche qui il prima possibile per via del numero chiuso. Personalmente inizio a vedere candidati già da sette – otto mesi prima della partenza di un Master full time e ho chiuso delle aule anche più di un mese prima della data d’inizio. 

COME

• Dal mio punto di vista, consiglio di consultare prima il sito e leggersi la brochure. Se questa non fosse sufficiente, chiamare o mandare mail per maggiori dettagli.
• Consultare sempre sul sito la possibilità di open days e giornate in aula, soprattutto se si voglia toccare l’ambiente dal vivo.
• Chiedere un colloquio d’orientamento, anche tramite una prima telefonata, dove chiarire il proprio profilo e gli obiettivi desiderati. 
• Chiamare direttamente e non fare chiamare da qualcun altro, anche se di molto vicino. Meglio evitare i discorsi riportati quando si tratta di una decisione che impatta sulla carriera.
• Specie quando la struttura offre molti corsi, cercare di essere quanto più possibile specifici sul tipo o titolo di master . 
• Visitare le fiere e i career day (anche se, nei giorni di maggior affluenza, fare una lunga chiacchierata è difficile).
• Se le parole di coloro che seguono i percorsi non dovessero sembrare sufficienti, contattare qualche ex master (per trovarli basta anche solo semplicemente inserire il nome del Master su LinkedIn)

E a voi, vengono in mente altri modi?

Infine, per concludere con leggerezza, qualche modo NO (realmente accaduto) di chiedere informazioni:

• In una mail: Buongiorno, scrivo per chiedere informazioni sul master in oggetto. (Ma l’oggetto non c’è.)
• “Salve ma qual è il Master che offre più borse di studio?”
• “Qual è il costo del Master?” “xx.xxx Euro + Iva.” “Ah, e senza IVA?”
• “Qual è il costo del Master?” “xx.xxx Euro + Iva.” “Si può pagare in contanti?” 
• “Buongiorno, chiamo per avere informazioni sul Master full time per mia figlia” “Quanti anni ha sua figlia?” “32. “
• “Buongiorno, vorrei informazioni sul Master” “Sì, a quale percorso si riferisce?” “Al Master. Quello che ho visto su internet.” (In attivo ce ne sono 30 full time e un centinaio part time)

Disclaimer bis: Questa parte vuole essere ironica, senza intenti denigratori e senza riferimenti voluti.