Come capire se il primo stipendio è adeguato

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Hai realizzato il Cv come ti ho detto, vero ? Ti hanno contattato, hai superato tutte le prove ed ora ti hanno fatto una proposta. Non di matrimonio, ma di assunzione. Finalmente le tue competenze hanno un valore, espresso in euro. Ora come capire se il primo stipendio è adeguato?

Quando trovi il tuo primo lavoro diverso dallo stage, sei così content* che non ti verrebbe mai in mente di sindacare quanto ti offrono, vero?

Anzi, in un misto di riconoscenza e devozione, per essere stato scelto, ti senti di lanciarti solo in “Grazie! Grazie! Non deluderò”.

E invece no. Le aziende lo sanno e cercheranno di sfruttare a loro vantaggio questa inesperienza, portando l’offerta economica di inserimento, a loro vantaggio. 

Ecco come:

  • Cercano stagisti per posizioni con grado di responsabilità ben superiore (il classico “stagista con esperienza”)
  • Al primo contratto, ti propongono inquadramenti contrattuali con livelli ben inferiori alle reali mansioni. (es. Quinto livello del commercio ma in realtà sei un impelato di concetto)
  • Ti danno una Job title altisonante ma la realtà è ben più magra (es. I manager che ora quasi tutti impiegati)
  • Ti inseriscono tramite strutture esterne = consulenze scaricabili (o detraibili? fiscalisti aiutatemi!) e meno sicurezze.
  • Fanno stage con lettere d’incarico o prestazione occasionale (ma se vengo a lavorare ogni giorni, tanto saltuaria non è)
  • I più biechi (e illegali) ti propongono prove gratuite 

Ovvio che mi potresti dire che “sempre lavoro è” ma come un minimo tutelare i propri diritti?

  • Farsi anticipare una copia del contratto da leggere o chiedere il tempo di leggerlo
  • Conoscere i CCNL di riferimenti (leggili, sono utili per capire cosa ti spetta)
  • Cercare sempre migliori condizioni altrove.

Se hai un po’ di esperienza, facci caso, le offerte economiche vengono poste un po’ a bruciapelo, in modo che uno non abbia troppo tempo per pensarci. Ti chiamano e ti dicono: “L’abbiamo preso e le vorremmo offrire…” oppure (vita vissuta) mi sono trovata direttamente convocata con un contratto già stampato mentre cercano di indorarti la pillola “Ma allora, siamo molto felici bla bla bla…”

E’ una tecnica per spingerti a non riflettere e accettare.

Facciamo quindi un passo indietro. Prendiamo fiato e rispondiamo. “Sì ma io in realtà mi aspettavo…” e aggiungi uno o due mila euro in più all’anno. L’azienda non andrà in rovina anzi, ti dirò di più, è pronta e abituata alla contrattazione. Mentre noi no, memori degli anni scolastici, siamo abituati a vivere la valutazione come qualcosa che scenda dall’alto.

Quindi ripetiamo:

  • ci fanno l’offerta
  • ringraziamo
  • prendiamo fiato
  • facciamo una controproposta (non esagerata)

…vedrai che accettano.

Ma come capire se il primo stipendio è adeguato?

Questa è un po’ una valutazione relativa: ti direi quello che ti permette di andare avanti e far fronte ai bisogni. Ovvio che se vivi in provincia assieme alla famiglia di origine e non hai spese, per te 1.000 euro al mese valgono come 3.000 di chi vive a Milano, con un mutuo e due figli da mantenere. C’è chi anche ha proposto anche delle valutazioni più complesse come trovi anche qui.

Sinceramente ti posso dire che lo stipendio ideale è anche un trade off tra indipendenza economica, equilibrio psicofisico e tempo per se stessi. Almeno io non baratterei il doppio dello stipendio per un lavoro che mi tolga la libertà di uscire in orario e potermi dedicare ad altro.

Non sai quali sono gli stipendi medi? Cerca in rete, tipo su indeed o questa stupenda raccolta fatta da Jobbydoo.

Raccontami sotto come ti hanno inserito con il primo contratto e se ti sei accort* di queste cose. Portiamo alla luce queste situazioni!

Capire se il primo stipendio è adeguato
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